Le sue Poesie
Trema la mia anima
Trema la mia anima
quando mi sfiora
il tuo pensiero.
Cerca, avida, il tuo assenso,
tu che, leggera
sorvoli ogni cosa
ed anche me,
talvolta ti posi, rugiada
sui petali rossi
del mio desiderio;
e così, contagiata
tremi
e sale la febbre
ora mia,
ora tua, finalmente.
Il tuo nome
Come un grido strozzato
il tuo nome
sguscia via dalle labbra
e lento s'appoggia ai ginocchi
come foglia che cade.
Intorno ci metto le mani
a far scudo
che il vento in agguato
non lo porti mai via;
così, rannicchiato,
del nome respiro il profumo
e modello nell'aria
il tuo volto.
Intanto Tristezza,
compagna di viaggio,
mi osserva e deride la gioia del cuore,
che invece s'affanna
sbattendo sui vetri
come mosca impazzita
che non trova la via per uscire.
Giovanna,
Giovanna, Giovanna…
E' il tuo fiato
che voglio stanotte.
Sterile
in gola rimane il tuo nome
e seduta qui accanto
Tristezza
guarda fisso la strada
e sorride.
Il vento accarezza la spiaggia
Il vento accarezza la spiaggia
e i gabbiani,
planando,
urlano al mare.
S'incrociano,
ascendono,
ma adesso
sull'albero mastro
s'appoggiano
e quieti, come in ascolto,
rimangono immobili
e il tempo con essi;
son le sartie
col loro sinistro frustare
a scuoterlo appena,
anche canti lontano si odono,
ma tutto è sospeso,
dipinto,
in attesa.
Ecco:
un gemito spezza il silenzio
ed anche la luna si sveglia
e illumina, bianca,
il tuo corpo di donna
che, sazio, si posa.
E il vento, i gabbiani, i canti lontani,
io stesso
pian piano
facendoci largo tra il rimbombo dei cuori,
torniamo ad esser reali.
Troppe le notti
Troppe le notti
a invocare il tuo nome,
a chiedere aiuto ai gabbiani
a parlare fitto
col signore dei sogni
che interceda per me,
che mi faccia incontrare
anche solo un momento
col tuo viso,
i tuoi occhi,
il tuo cuore bizzarro.
Nel silenzio assordante
aspetto
e ti amo.
Con quale eleganza
Con quale eleganza
ti muovi,
e che musica
la tua voce;
mi acceca
la luce dei tuoi occhi.
Così, indaffarato ad osservarti,
mi scordo di me
e sopravvivo.
Ti amo
e basta.
Eclissi
Il sole è uno spicchio di luna
fredda è l'aria d'intorno ed immota.
Dalle liquide voci,
dai suoni confusi
emergono i volti
bozzetti, memorie.
Tace la natura sorpresa
e, nel fondo,
tacciamo anche noi
i sorrisi malfermi
le nostre corazze di carta.
Qui,
nel buio irreale è ormai chiaro:
siamo minuscoli atomi
incerti, sperduti
eppure abbastanza coscienti
da poter percepire limpidamente
la grandezza di Dio.
Onda del mare
Onda del mare
ti infrangi
sulla spiaggia
del mio desiderio,
e, costante
ad ogni marea,
ti porti via un po' di me.
Naufrago
su questa rena deserta
mi lascio cullare
dal suono della tua voce.
Portami in fondo
tra le conchiglie
e i coralli variopinti,
sciogli le catene dei ricordi
e credi.
Giovane sirena
bellissima e diffidente,
ferita dagli uomini,
aprimi le porte del tuo mondo
così ch'io diventi
sotto il sole e le stelle,
l'approdo sicuro,
la tua terra ferma.
Son lontani i tuoi lunghi capelli
Son lontani
i tuoi lunghi capelli, son di seta
coriandoli morbidi.
Quel soffio leggero di vento
che ora li sfiora è un sospiro
è il mio soffio, il mio fiato.
Lontani i tuoi occhi
profondi
quella lacrima che adesso li bagna
non è altro che un bacio,
il mio tenero bacio.
E lontani quei giovani seni
dei quali ripeto le forme a memoria
scrivendole
vuote
nell'aria.
E se ascolti il tuo cuore
un'eco ti parrà di sentire…
è il mio cuore
che batte nel tuo.
E' un fuoco che brucia
E' un fuoco che brucia
e divampa
e consuma;
a volte crepita, leggero,
e riposa,
rassicura,
ma sempre
e in ogni luogo
mi riempie il cuore.
Scotta la mia anima
e ti cerca
e ti vuole.
Guizza il tuo corpo
Guizza il tuo corpo
nella luce silente
del desiderio vero.
Soltanto il respiro
s'avverte
e ci tiene legati al mondo.
Perduti
fluttuiamo senza peso
nel fondo
d'un sogno a colori.
Bagnati
scambiamo i sapori
e, lenti,
danziamo.
Mi aggrappo
a questi attimi
come un naufrago
al relitto,
come la vela al vento,
così,
cavalcando la memoria,
io posso raggiungerti
ogni volta che voglio.
Scivolo sul tuo profumo
e sulla "G" del tuo nome
e magicamente
dormo
tra le tue braccia.
Scirocco
Vento caldo di scirocco
gabbiani in amore intrecciano i voli
e planano,
lenti
sui miei pensieri.
…che voglia di te,
donna mora e generosa,
del tuo amore incosciente,
del desiderio che il tuo sorriso nasconde,
del tuo sesso perfetto.
Il rumore del mare
confonde la ghiaia
e grido che t'amo
e l'eco risponde,
oltre il mare,
lontano: "Ti amo".
E' un regalo del vento!
Messaggero inconsueto:
Lui, che di solito sparge e disperde
oggi porta al mio cuore
il tuo fiato,
il tuo dolce respiro;
deve averti sfiorato i capelli,
carezzato, furtivo, il bel viso
perché avverto, distinto, il profumo,
delicata un'essenza di fiori.
Ed invidio e ringrazio Scirocco
ed intanto m'inebrio, ti sogno, t'aspetto.
Sconosciuta
Occhi d'ambra
e denti d'avorio
cammini e descrivi col corpo
morbide esse
diritte e al contrario.
M'incanto a seguirti
e spero che un giorno
tu volti il tuo sguardo
e incroci il mio sguardo;
lo vedi? T'imploro:
rendi la pace ai miei sensi ed alza una mano,
un gesto distratto,
un semplice fatto,
un "salve" d'un paio d'istanti
così che si plachi la febbre,
sia fine ai tormenti.
Io ti riconosco.
Lo so che sei tu
la metà che io cerco,
ma te ne stai là
armata,
indolente
e di me non t'accorgi, per niente.
Se solo potessi parlarti,
magari sfiorarti, con gli occhi negli occhi
allora sapresti
in un batter di ciglia,
in quel lieve tremar di ginocchi
che son io la metà che non cerchi