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Erano verdi
le mille colline
del Rwanda,
poi,
in cento giorni,
fradice di sangue,
hanno cambiato colore
e dieci anni dopo
odorano ancora di morte.
L’Africa geme
ma è il mondo intero
che piange
il suo fallimento:
quando l’uomo uccide
sistematicamente
un altro uomo,
tutta l’umanità
regredisce.
Ora le nostri notti
abitate da incubi
ci tengono svegli
e dieci anni dopo
siamo ancora tesi
paurosi, spaventati
come selvaggina
in pericolo.
Le mille colline
ieri ammantate di verde
dieci anni dopo,
trasudano ancora sangue
e odorano di morte.
Gli anniversi,
i mea culpa planetari
i silenzi imbarazzati
non bastano
per acquietare coscienze
o allontanare paure.
Sanare l’anima
bisogna.
Forse
dovranno passare
mille anni
per prosciugare
sangue e lacrime
dei sopravvissuti,
e rimarginare
il cuore ferito
dell’umanità spettatrice
e complice.
Per restituire
il verde colore della speranza
alle colline del Rwanda.
© by
Elisa Kidanè
-Aprile 2004-
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10° anniversario del genocidio. |
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Questa poesia me l'ha inviata la mia amica
Elisa
che l'ha scritta in memoria del genocidio in Rwanda
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Carissima Elisa spero con tutto il cuore,
che un giorno non troppo lontano,
ti venga data la possibilità di pensare alla tua
terra
come ad un paese dove regna solo la parola PACE
Visita le pagine di Elis@
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Alba