Un giorno volevo descrivere il
dolore che provai nel veder tagliare gli alberi di un giardino, ma ci riuscì
meglio un bambino in sole poche righe.
Una volta volevo rendere
la bellezza della neve caduta sulla terra, ma ci riuscì meglio un bambino che
abitava sulle montagne.
Un giorno cercai di
tradurre in parole il pianto del fiume inquinato, ma le parole più giuste furono
quelle di un bambino che abitava sul fiume.
Una sera cercai di
scrivere una poesia per un cielo di stelle, ma l'aveva già scritta un bambino
che guardava sempre il cielo.
Una volta piansi per la cattiveria e le
ingiustizie del mondo, ma le lacrime più vere furono quelle di un bambino.
Le parole di quei bambini, i loro sogni, i
loro pensieri sono messaggi di verità: li affido agli abitanti della terra,
spesso stanca e malata, affinchè sappiano trarne un insegnamento.
Romano Battaglia