..forse voi non sapete
che quando il primo bambino ha riso per la
prima volta,
la sua risata si e' spezzata in mille
frammenti che si sono persi nel cielo.
Così sono nate le fate!!!
James M.Barrie
Tratto da °Peter Pan°
...Fate, smettete le
vostre canzoni,
e le mie bianche campane ascoltate:
voi li sentite, quei suoni lontani?
E quel che dicono, voi lo sapete?
Sono campane di neve che spuntano
dai loro gambi, e dolci suonano:
parlano forse di quel paese
dove ogni cosa è bella e cortese?
Cicely Mary Barker
The song of the Lily of the Valley Fairy
La danza
delle fate
Notte di luna piena...
Il bosco risplende di un'aerea fosforescenza.
Avanzano le fate verso il centro del Cerchio
in sincronia, avvolte dai riflessi delle stelle sulle loro ali.
Una nota di flauto rompe il silenzio, colpi sordi di tamburi
le fate alzano le mani al cielo,
piano inizia il loro ballo
in onde flessuose i loro piccoli corpi si
muovono al ritmo di suoni dimenticati;
battono i piedi leggeri sull'erba passi cadenzati per la Danza
delle Fate.
Volano in alto i nostri cuori, nostra è la vita e nostro l'amore
nulla ci tocca per più di un respiro, viviamo al limite dell'umana
follia.
Sogni, desideri, indecenti languori, scateniamo nei cuori di
uomini e dei.
Nostre le fronde del bosco di notte, nessuna di noi sa cosa è
tristezza
viviamo prive di ogni saggezza, allegria e risate la nostra
salvezza.
A noi nulla e nessuno comanda, libertà è la nostra filosofia
della ragione non seguiamo la via,
ora piangiamo, ora ridiamo,
viviamo ogni istante della vita come
fosse
l'ultimo o l'eternità.
Uniamo gli opposti, disfiamo le trame, balliamo e giochiamo da
notte a mattina.
Le braccia, le gambe in un ritmo sfrenato, per noi primavera è
sempre vicina.
Festeggiamo ogni istante, non fa differenza, buona o cattiva,
questa è la vita.
I fianchi, la testa, i nostri capelli, onde di un mare, mare
fatato.
Sappiamo anche noi cos'è la tristezza, l'angoscia, la morte, il
desiderio, la pazzia;
ma tutto finisce e tutto ritorna, ogni pensiero arriva lontano.
Voliamo incontro alla madre Luna e al mattino padre Sole sarà la
nostra meta.
Ogni rimpianto, ogni rimorso dalla nostra anima viene lavato via.
Perché noi sappiamo volare oltre il cielo e ancora più su nei
sogni degli uomini,
nelle lacrime degli ultimi conosciamo
segreti che mai voce ha rivelato
i segreti del vostro cuore.
La musica si fa dolce, la notte se ne va'.
La Danza finisce e torna il silenzio.
Per un attimo i nostri occhi s'incontrano, non è difficile leggere
nei cuori altrui.
Difficile è toccarli, quei cuori, perché spesso sono chiusi.
Pensieri profondi?
Lungi da noi, che nessuno sappia che noi Fate ne siamo capaci.
Nel bosco torna il silenzio...
L'alba è ormai prossima...
Anonimo
Sai quel luogo...
quello che sta fra il sonno e la
veglia,
dove ricordi ancora cosa stavi
sognando?
Ecco, quello é il luogo dove ti
amerò per sempre.
Fata Campanellino
James M.Barrie
Tratto da °Peter Pan°
...Per monti e burroni,
per siepi e giardini,
tra fiori e tra spini,
tra flutti e tra tuoni,
più lieve d'un raggio
del sole di maggio
volando viaggio
al comando della divina
che delle Fate è la regina.
D'una primula dorata
nella campanula fatata
troverò nascosta
la stilla incantata.
W. Shakespeare
Tratto da °Sogno di una notte di mezza
estate°
Brezza sottile,
che aumenta e si trasforma in vento, in tempesta,
ti assale, ti avvolge ti risucchia in un vortice...
Stordisce, inebria e si allontana tremula
per poi tornare più forte e impetuosa
e quando svanisce
ti lascia stordita, stanca e felice.
Anonimo
Terra di fate
Valli di nebbia, fiumi tenebrosie, boschi che somigliano alle nuvole:
poichè tutto è coperto dalle lacrime,
nessuno può distinguerne le forme.
Enormi lune sorgono e tramontano...
ancora, ancora e ancora...
in ogni istante
della notte, inquiete, in un mutare
incessante di luogo.
E così,
spengono la luce delle stelle
col sospiro del loro volto pallido.
Poi viene mezzanotte sul quadrante lunare
ed una più sottile delle altre,
di una specie che dopo lunghe prove fu giudicata la migliore,
scende giù,
sempre giù, ancora giù,
fin quando
il suo centro si posa sulla cima
di una montagna, come una corona,
mentre l'immensa superficie,
simile a un arazzo,
s'adagia sui castelli
e sui borghi (dovunque essi si trovino)
e si distende su strane foreste,
sulle ali dei fantasmi, sopra il mare, sulle cose che dormono e un immenso
labirinto di luce le ricopre.
Allora si fa profonda - profonda! -la passione del sonno in ogni cosa.
Al mattino, nell'ora del risveglio, il velo della luna si distende
lungo i cieli in tempesta
e,
come tutte le cose, rassomiglia ad un giallo albatro.
Ma quella luna non è più la stessa;
più non sembra una tenda stravagante.
A poco a poco i suoi esili atomi
si disciolgono in pioggia;
le farfalle,
che dalla terra salgono a cercare
ansiose il cielo e subito discendono
(creature insoddisfatte!) ce ne portano
solo una goccia sulle ali tremanti.
Edgar Allan Poe