Chi
sei
Come ami
L’amore giocoso, divertente ed appagante è un lusso, l’amore per te, come
ogni altra cosa, richiede fatica, doveri, responsabilità, se si vuole che
funzioni bene e non si sciolga come neve al sole. E tu sicuramente vuoi,
fortissimamente vuoi, che le cose funzionino bene, e per ottenere questo
non devi mai perdere il controllo, come capita quando ci si abbandona alla
frenesia della passione e del desiderio. Questa è la base di partenza, da
dove cominci a costruire e a dare, dare perché per te è più facile dare
che chiedere e ricevere, operazioni che rischierebbero di metteri in
un’aborrita condizione di dipendenza. Le promesse per te non sono parole,
sono pietre miliari, ed una volta fatte, vanno rispettate ad ogni costo, e
allora anche in amore vai piano, vuoi essere sicuro del successo
dell’impresa. In seguito, gettate le fondamenta della stima, del rispetto,
dell’affetto, forse, potrai anche lasciarti andare e scoprire il lato
“leggero” dell’amore.
Come sei sul lavoro
Il tuo segno è nato per lavorare. Anzi, per arrivare al successo tramite
il lavoro. Nello zodiaco il Capricorno governa la 10^ casa, che
rappresenta, fra le altre cose, l’autonomia, l’indipendenza, e la
realizzazione di sé, conseguentemente parla anche di lavoro. Che tu lo
ammetta o meno, sei nato per dominare e come riuscirci se non con il ruolo
sociale dato dalla professione? E’ proprio per questo che sei capace di
sacrifici incredibili, di orari impossibili, di dedizione totale ed
assoluta. Puoi, anche fare l’operatore ecologico, ma, poco ma sicuro,
prima o poi diventerai il capo degli spazzini della tua città. Un altro
vantaggio che ti rende «invincibile» è che non ti fai problemi di tempo,
tu non hai fretta; come dico spesso del tuo segno, tu sei lento ed
inesorabile. Non c’è ostacolo che non riesca a superare, avversario che
prima o poi non riesca a vincere. La tua forza è la costanza, tua amica la
determinazione, tua amante l’ambizione. Non ti spaventa neppure la
solitudine di chi è al comando: Saturno, tuo astro governatore, non è
certo un pianeta che sta bene nei salotti mondani, lui preferisce una
biblioteca dove meditare sulla pianificazione dei propri futuri obiettivi.
Che figlio sei
Caro amico, tu non sei mai stato piccolo. Di te si dice che sei un
giovane-vecchio e poi, in età adulta un vecchio-giovane. Sei stato un
bimbo serio, compreso di sé, fin troppo intelligente per la tua giovane
età. Sei stato avido di conoscenza, e perseverante nel conseguirla. Non
credo davvero che i tuoi genitori abbiano avuto problemi nell’educarti,
anzi, la tua precoce saggezza potrebbe aver insegnato loro qualcosa. E’
evidente che tu abbia anche giocato al pallone nel cortile di casa o con
le bambole nella tua cameretta, non sei un mostro, ma di sicuro con un
occhio puntato sul conseguimento di qualche obiettivo pratico: un bel voto
a scuola, essere il leader della classe, diventare la reginetta di
bellezza.
Che genitore sei
Sei un genitore ambizioso. Vuoi essere orgoglioso dei tuoi figli e fai di
tutto (compreso spianare le montagne) perché abbiano successo nella vita.
Contrariamente a tutto il resto con loro puoi essere tenero e comprensivo,
non dimentichiamo che rappresentano un investimento per il futuro. Ti
comporti con la tua prole come con i tuoi progetti: li coltivi e li
accarezzi, compiaciuto, premuroso e perseverante. Il problema è che non
sempre i figli posso essere all’altezza dei tuoi disegni. Nel momento in
cui ti dovessi accorgere che tuo figlio non ha la benché minima intenzione
di raggiungere gli obiettivi che hai stabilito per lui, la tua delusione
diventa terribile. Lo potresti prendere come un affronto personale. Questo
nasce dal fatto che non riesci ad accettare che gli altri, soprattutto i
tuoi figli, possano avere idee o attitudini diverse dalle tue.
Che amico sei
Facciamo subito una precisazione: puoi avere sia un vasto giro di
conoscenze che frequenti perché danno prestigio, sia un vasto giro di
conoscenti che ti ruotano intorno per trarne qualche vantaggio, in un caso
come nell’altro non lasciano tracce dentro di te. Nella scelta degli
amici,invece, sei molto difficile, c’è da parte tua una diffidenza di base
che ha bisogno di tempo per essere accantonata. Non ami gli spacconi, le
persone superficiali, gli esibizionisti. Insomma, astenersi perditempo.
Però è anche vero che se stimi davvero qualcuno, se, a tuo parere, vale la
pena di frequentarlo, diventi un amico speciale. Certo, non sarai molto
espansivo, ma sicuramente sarai concretamente presente nel momento del
bisogno.
TORNA
I
Pianeti che ti governano
Saturno
Adesso, bisogna che lo riconosci, con un governatore del genere c’è poco
da stare allegri. Il mito, impietoso, racconta: figlio di Urano, Saturno
seppe fin dalla tenera età che suo padre imboscava la prole nel ventre di
Gea (non gli erano piaciuti un granché questi figlioli). Incavolato nero,
con la complicità della madre, evirò il genitore e ne prese il posto (cosa
non si farebbe per avere il potere!) Salvo poi onorare la tradizione di
casa, facendo fuori i suoi di figli, solo che, anziché nasconderli, se li
mangiava. Ora, non è colpa tua di sicuro, ma se al tuo segno hanno dato un
governatore del genere, avranno avuto i loro buoni motivi. La simbologia
legata al pianeta è varia. Saturno indica il potere, il rigore, la
serietà, il dovere, la perseveranza, la struttura, il tempo, ma anche la
privazione, il sacrificio e le limitazioni. Ora, sicuramente non ti è
piaciuto il mito, ma non dire che non cominci a riconoscerti nelle
simbologie del governatore del tuo segno!
Urano
Il secondo governatore del Capricorno è il grande Urano. Ora, al dì là di
un discorso mitologico davanti a Urano bisogna togliersi tanto di
cappello. E’ lui che rappresenta la creatività, la tecnologia, il futuro,
le idee all’avanguardia, la capacità decisionale. Insomma è lui che ti dà
quella grande dote che possiedi di organizzare, di cogliere al volo le
occasioni, di rendere concreti i progetti, di dare forma e struttura alle
idee. L’associazione, nel tuo segno, con Saturno è quanto di meglio ci sia
per raggiungere con metodo, determinazione, intelligenza e costanza le
mete che ti sei imposto.
Marte
Marte, pianeta di forza e di energia è esaltato nel tuo segno.
L’esaltazione, astrologicamente, rappresenta la posizione nella quale il
pianeta dà il meglio delle proprie caratteristiche. In Capricorno, Marte
perde la caratteristica di cieca impulsività arietina e con l’alleanza di
Saturno ed Urano diventa metodico, inesorabile e spietato. Non si ferma
davanti a nulla, procede verso la meta calpestando qualsiasi cosa gli si
pari davanti, non è il marte sadico dello Scorpione, ma non prova neppure
pietà: fa semplicemente quello che deve fare per raggiungere l’obiettivo.
Viene in mente il detto «L’importante è raggiungere il fine, non importa
molto come...»
TORNA
Scopri
l'elemento a cui appartieni
Terra - Sensazione
Quando si nasce, come te, in un segno di terra o si hanno tanti pianeti in
segni di terra, c’è l’esigenza di costruire, di ottenere risultati
concreti. La realtà del mondo materiale è per te piena di segreti, sai
come muoverti nel mondo e soddisfare i bisogni del tuo corpo. Paziente,
prudente, riflessivo e tenace punti di più sulla conoscenza dei fatti
concreti, che sull’intuizione e l’immaginazione, insomma hai i piedi per
terra. Questa è una breve descrizione del tipo terra ma c’è di più ed è
difficile raccontarlo. Perciò sdraiati in un prato e apri i tuoi sensi,
senti il profumo del fieno o del grano, ascolta gli innumerevoli piccoli
rumori delle foglie mosse dal vento e toccala, è solida e ferma sotto il
palmo della tua mano, è morbida e friabile se la schiacci tra le dita,
osserva la vita che instancabile si svolge tra i fili d’erba, piccoli
insetti che trasportano pesi, fiori che si aprono e chiudono, rivolgendo
le loro corolle al sole : nell’apparente immobilità e solidità della terra
la vita di tutti e di tutto nasce, cresce, finisce e ricomincia.
TORNA
Il
tuo lato oscuro
Caro Capricorno, sei davvero un personaggio di spicco! Così serio,
inesorabile, concentrato nel raggiungimento delle mete prefissate. Ti ho
sempre un po’ invidiato sai? Quando decidi qualcosa non c’è modo di farti
cambiare idea. Eri già “grande” e determinato anche quando eravamo
piccoli. Ti ricordi quando decidesti di costruire quel castello di sabbia?
Non ti accontentasti di una cosa da bambini, lavorasti una giornata
intera, ma fu un trionfo di architettura. Anche nell’abbigliamento sei un
perfezionista, raramente ti ho visto in disordine o vestito casual. Sei
sempre sentito una guida, un faro per gli altri, e questo ti fa onore, ma
non credi di esagerare un pochino quando in tutti i modi possibili ed
immaginabili vuoi piegare la volontà altrui? Se un tuo amico, o un
dipendente od un socio ti fa un’obiezione o una critica, tu parti per una
campagna di demolizione nei suoi confronti! Arrivi a livelli di fanatismo
impressionanti convinto come sei che solo tu sei in possesso della verità
e che la tua visione della vita debba essere condivisa da tutti. Caro
schiacciasassi, cerca di capire che ognuno ha il diritto di avere la
propria opinione, giusta o sbagliata che sia!
TORNA
Scopri
il mito che vive in te
Crono
C’erano una volta cielo e terra, terra e cielo teneramente abbracciati
l’uno all’altro, ogni notte il cielo stellato, Urano, andava dalla sua
sposa Gea, la terra, e si univa a lei. I figli non erano un problema,
appena nascevano Urano li sprofondava nel Tartaro, nel ventre dell’amata
Terra. Lì nel Tartaro, questi figli crescevano di numero e di peso e Gea
non ce la faceva più a sopportare tale peso e detestava la scellerata
azione di Urano. « Va bene pensava tra sé questi figli sono davvero brutti
ed enormi, ma via… un po’ di pietà, sono pur sempre dei bambini
innocenti…» Così un giorno chiamò i figli a raccolta e chiese loro aiuto e
vendetta, si fece avanti Crono, il più giovane, ed insieme prepararono un
piano contro Urano. Crono, nascosto in un luogo propizio, armato della
falce consegnatagli dalla madre, doveva aspettare la notte e quando Urano
ardente d’amore si fosse recato da lei, doveva saltare fuori ed assalirlo.
E così fu, scesa la notte, Crono si avventò sul padre e con la falce lo
evirò, ovviamente da quella notte Urano non si avvicinò più a Gea. Il
sangue sgorgato dalla ferita di Urano fu raccolto dalla Terra che, così
fecondata, partorì le Erinni, brutte e anche cattive, i Giganti e
finalmente le Ninfe, dotate di un po’ di grazia. Il membro reciso di Urano
finì in mare e da questa unione di cielo e mare nacque Afrodite, la dea
dell’amore e della bellezza. Sconfitto Urano, Crono liberò fratelli e
sorelle e sposò la sorella Rea, che gli diede tre maschi e tre femmine, ma
consapevole della famosa legge del taglione, quando un bambino raggiungeva
in altezza le ginocchia della madre, lo inghiottiva. E così Rea ereditò le
lacrime ed il destino di Gea, mentre Crono si portava appresso il peso
della colpa, quella nei confronti del padre che però era stato un atto di
giustizia, e quella nei confronti dei figli, che invece era pura e
semplice «fifa» di fare la stessa fine e di perdere il potere che aveva
pagato a così caro prezzo. Nel nostro mondo, infatti, solo i «vecchi
indiani» lasciano spazio ai giovani e si allontano quando arriva il loro
momento, senza bisogno di schiodarli dalla «sedia» che avevano occupato, e
Crono che è uno dei nostri progenitori non fa eccezione, almeno nella
prima parte della sua vita. Eh sì, perché le cose poi cambiarono: cuore di
mamma non mente, e Rea, stanca di partorire nel dolore, senza mai goderne
i frutti, prese l’ultimo nato, Zeus, e lo nascose in una grotta di Creta,
dove venne amorevolmente allevato dalla capra Amaltea, e a Crono invece
del figlioletto porse una grossa pietra avvolta nelle fasce che il Dio
inghiottì senza alcuna fatica. Ed arrivò il momento della resa dei conti:
Zeus, cresciuto forte e coraggioso, tornò a casa e, ridotto in catene
Crono mentre dormiva inebriato dal miele (il vino allora non c’era), lo
costrinse prima a restituire i figli ingoiati e poi lo portò all’estremità
della terra nelle Isole dei Beati. Qui il vecchio Crono con il cuore
leggero, finalmente lavato dalla colpa regnò insieme alla sua sposa con
tale giustizia e saggezza che ancora oggi il tempo del suo regno viene
chiamato «Età aurea». Non disperare dunque, caro amico del Capricorno,
paga al più presto il prezzo della tua colpa, e se non ne hai, cercala,
che senz’altro da qualche parte ce n’é qualcuna, prendila sulla tue
spalle, pagala e finalmente potrai anche tu come Crono, entrare nell’età
dell’oro.
TORNA
Se
la tua Venere è in questo segno
Venere in Capricorno
Se volete un rapporto costruttivo, duraturo, serio e solido fate
un’inserzione del tipo: “A.A.A. Venere in Capricorno cercasi”. Avrete
tutto quello che ho elencato, se lo desiderate davvero, ma non azzardatevi
a chiedere sdolcinate frasi d’amore, atteggiamenti affettuosi, splendide
dichiarazioni con lacrime e fremiti incorporati. Questa Venere è molto
rigida, finalizzata a realizzare. Che sia un rapporto di coppia o un
contratto d’affari, non importa, bisogna trarne “profitto”. Questa Venere
sceglierà la sua “preda” dopo attenta valutazione dei pro e dei contro,
punterà sull’affidabilità, sulla serietà, sulla resistenza, sul senso del
dovere. Se fosse possibile, vi farebbe firmare un contratto. Scherzi a
parte, dipende da quello che volete vivere all’interno di un rapporto di
coppia. Con questa Venere potete avere davvero tanto, è una posizione
astrologica che promette, oltre al resto già elencato, fedeltà e assoluta
devozione. Ma se quello che desiderate è l’allegria, la spontaneità,
l’amore per il rischio e l’avventura, se cercate un amore con gli effetti
speciali… rivolgetevi altrove.
TORNA
Se
il tuo Nodo Lunare è in questo segno
Nodo Lunare Nord in
Capricorno
Caro amico, hai passato le vite precedenti attaccato alla gonna della
mamma. Ti sei sempre rifugiato nella sicurezza data dal “nido”, ed è più
che possibile che quando i tuoi genitori hanno cercato di farti “volare”
da solo (per diventare indipendente) tu ti sia ribellato ricorrendo a
ricatti morali di varia entità. Sensibile, immerso nella palude della tua
emotività, furbetto ma fondamentalmente vigliacco, hai eluso ogni forma di
responsabilità e di iniziativa. Dopo essere ricorso alla famiglia come
“muro” protettivo dal mondo esterno, hai poi usato gli altri come difesa:
insegnanti, superiori, coniugi e perché no, anche i figli. Non te
importava molto che dovessero anche assumersi il carico della tua inerzia,
tutto andava bene affinchè prendessero per te le decisioni giuste,
ricorrendo persino alla malattia (auto-indotta o addirittura falsa), nel
caso in cui si fossero ribellati. Insomma, vite dopo vite di infantilismo
ed inettitudine. Anche in questa reincarnazione la tendenza primaria sarà
quella di dipendere dagli altri, ma la vita ti metterà in condizioni di
dover scegliere cosa farai da grande. Forse lo farà privandoti della
famiglia d’origine o provocando un allontanamento dalla stessa.. Forse lo
farà mettendoti in contatto con persone che non sono affatto disposte a
cedere ai tuoi capricci e ti costringeranno a diventare maturo ed autonomo
in tempi brevi. Questa è l’esistenza che finalmente ti sei scelto per
riscattarti da questo passato da vigliacco, non lamentartene, diventare
grande non è poi così brutto. Parola d’ordine: volare verso l’alto con
determinazione (Capricorno) conservando un cuore sensibile ed affettuoso
(Cancro).
TORNA
a cura di
Astrologia in linea |